Lago di Como

Webcams

    Domaso WSC
    meteoallerta Phoen
    meteoallerta Phoen
    windfinder Valmadrera
    meteoblue Dervio

    temperatura dell'acqua

    BREZZE REGOLARI DI BEL TEMPO

    TIVANO (spot Colico, Domaso, Dervio, Cremia, Valmadrera)

    spira da Nord-Est durante le prime ore del mattino sino alle 10.30. La velocità si può calcolare mediamente dai 4 ai 6 m/sec. II nome deriva dal francese Petìt Vent.

    Non è impetuoso, e indica condizioni meteo instabili. Proviene dalla Valtellina e la sua totale assenza preannuncia l’approssimarsi del tempo cattivo.

    Se ci spostiamo in basso lago, il Tivano si fa sempre più intenso, tanto da raggiungere il suo picco a Lecco con 12-15 nodi. Il vento qui è spesso accompagnato da un'onda piuttosto alta.

    Non c'è tuttavia da allarmarsi particolarmente se assieme al vento è presente una leggera foschia, fatto che sta ad indicare la natura termica del fenomeno e quindi la scomparsa del Tivano entro poche ore.

    All'avanzare del giorno i raggi del sole si fanno sempre più caldi, asciugando l'atmosfera e facendo scomparire la foschia mattutina. E' partita la poderosa macchina termica che determinerà, da qui a qualche ora, un radicale cambio delle condizioni.

    I dislivelli termici tra lago e costa, e tra Pianura Padana e montagne, si vanno infatti progressivamente colmando ed a breve il Tivano, laddove presente, si andrà attenuando, lasciando spazio ad una situazione di calma, che però durerà poco.

    Infatti saranno lago ed aria sulla pianura Padana ad essere più freddi, rispettivamente, delle coste e delle montagne alpine, determinando un vento questa volta dai quadranti meridionali (Breva, da Brivio, località lungo l'Adda da cui questo vento spira).

    BREVA (spot Gera Lario, Colico, Domaso, Dervio, Cremia)

    Soffia da Sud dal momento in cui il Tivano interrompe il suo respiro, tra le 10.30 e le 11.00. Brezza regolare e distesa, si avverte meglio sul ramo di Lecco ma risale lungo tutto il lago. Raramente violenta, ha una velocità intorno ai 7-8 m/sec.

    Nell’alto lago, un segno premonitore della Breva in arrivo può essere la foschia presente nel distante ramo di Lecco. L’assenza di foschia denota assenza di Breva, poca foschia indica una imminente Breva leggera, foschia intensa è sicuro indice di Breva forte.

    Tanto meno si riesce a scorgere il promontorio bellagino, tanto più intenso sarà il vento. Osservando con una certa attenzione, inoltre, è possibile scorgere l'avanzamento della foschia verso nord (fronte di brezza).

    Caratteristico il suo manifestarsi, che si può schematizzare in un primo suo soffio acuto, poi medita un attimo, quindi soffia sicuro e possente.

    BREVEE o BREVUN

    è una Breva particolarmente forte, fino ai 10-12 m/sec.

    BREVA SUTAVENT

    si dice così quando, pur esistendo condizioni generali di vento, si forma comunque la Breva che soffia da Sud non appena il vento cessa.

    BREVE BRENTINE

    soffiano in ottobre, giorno e notte, per 3-4 giorni consecutivi, con una certa forza, con tempo sereno o poca foschia.

    MONTIVI O MONTIVE

    soffiano da ogni valle nelle ore serali, tra le 18.00 e te 21.00 e talvolta oltre. Hanno intensità relativa, sono incostanti e presentano il carattere di brezze regolari.

    TRAMONTANE E VENTI INVERNALI

    VENTO o VENTONE

    frequente in primavera e dopo maltempo e soprattutto neve nella zona alpina. Questa tramontana, da Nord, scende dalla Val Chiavenna all’improvviso, ad ogni ora del giorno.

    Può durare da 3 a 7 giorni: è caratterizzato da raffiche impetuose che sono state misurate dai 40 agli 80 km/h.

    REVUTUN

    “Specia che gh’è il Revultùn e tirem sù i rem”. Si tratta di una insolita condizione – che la voce lombarda ben definisce – che si può verificare con cattivo tempo.

    Schematicamente dopo un temporale alpino notturno nasce da Nord il Vento che, nel mattino, si combina al Tivano, da cui è molto rinforzato.

    Mescolato al Tivano dura ben oltre i suoi limiti usuali e si scontra circa alle 11.30 con la Breva, che sale da Sud.

    La Breva qui generalmente vince e il vento settentrionale cessa. Le acque però, mosse da forze contrastanti ribollono, continuando il loro moto verso Sud.

    FIAA DE SAN VINCENZ o SAN VINCENZO (spot Domaso)

    “vien giù dal Legnùn” dicono anche di questo grecale.

    Scende con forza dalla Valtellina, da Sondrio, con un asse dunque diverso dal Vento. Raramente dura una giornata intera.

    BORGOGNONE

    soffia forte in inverno o primavera, con belle giornate, nel bacino settentrionale del Lario.

    VENTO DA LUGANO

    quando non si instaura da Nord ben disteso, ma sussistono le con dizioni da vento, neve o maltempo alpino nella stagione fredda.

    VENTO MARINO (FAVONIO) (spot Dervio, Mandello del Lario, Abbadia lariana, Valmadrera)

    è il nome locale dato al Fohn o Favonio, vento secco, impetuoso, da Nord, che scende dalle montagne e provoca un notevole innalzamento della temperatura.

    Tipicamente invernale o primaverile.

    VENTI ESTIVI DI TEMPORALE

    TIVAN D'ACQUA

    è debole settentrionale e si instaura dopo una pioggia leggera o un temperale in montagna. Qualcuno lo chiama Tivanel.

    BREVA DA COMO

    con cattivo tempo in Brianza, passa sopra la penisola di Bellagio.

    MENAGGINO

    raffiche impetuose dalla Val Menaggio oltre i 100 km/h, con temporali estivi.

    BERGAMASCA (spot Cremia)

    non frequente, ma violenta. Soffia forte su tutto il ramo di fino al centro del lago dove è impetuosa. Può essere considerata una forma di breva di cattivo tempo.

    GARZENASC O GARZENO

    detto anche Vent da Dong con temporali cala sulle acque del lago dalla Valle di Dongo.

    FENOMENI TEMPORALESCHI

    TEMPORALI DI CALORE

    Il lago e le montagne che lo circondano sono delle poderose macchine termiche, che generano spesso, durante le ore calde della giornata, correnti ascensionali di notevole entità.

    La circolazione associata alla Breva è spesso portatrice di aria umida che quindi, risalendo l'atmosfera, condensa in nubi a sviluppo verticale. Si tratta di un fenomeno normale, che non deve preoccupare particolarmente.

    Quando tuttavia è presente un principio di instabilità, gli innocui cumuli possono facilmente trasformarsi in cumulonembi (principalmente lungo i monti sulla costa occidentale del lago) la cui formazione deve mettere in preallarme.

    Da qui a breve si faranno sentire i primi tuoni ed il vento subisce alterazioni nella sua direzione ed intensità.

    Il temporale si sposta tipicamente da ovest verso est, in funzione delle correnti in quota.

    A seguito di un periodo molto caldo i temporali di calore rischiano spesso di essere violenti, attivando forti venti che dalle valle laterali si riversano sul lago aprendosi a ventaglio. Uno per tutti è il Menaggino, che si forma in corrispondenza di temporali nelle valli retrostanti Menaggio.

    TEMPORALI LEGATI A PERTURBAZIONI

    Quando le correnti in quota determinano delle condizioni di forte instabilità, il lago di Como può essere teatro, così come tutto il nord Italia, di una lunga teoria di temporali che da ovest si muovono verso est.

    I temporali si riversano sul lago principalmente dalle valli laterali.

    Se il cielo era già coperto prima dell'arrivo delle nuvole temporalesche, è abbastanza frequente che questi temporali non generino vento degno di nota.

    Se però prima dell'arrivo della perturbazione il sole faceva capolino scaldando la superficie del lago e l'instabilità è di notevole entità, il temporale può essere anticipato da vento forte, che tuttavia ha una durata abbastanza breve (circa 30 minuti) e che tipicamente si calma all'inizio delle precipitazioni.

    In queste condizioni, occorre prestare particolare attenzione ai segnali premonitori (nuvole sui monti sin dalle prime ore del mattino, vento che soffia in maniera irregolare), oltre che essere informati delle previsioni meteorologiche.

    VENTI SINOTTICI

    Nel momento in cui impattano sulle montagne circostanti, o si incanalano lungo le sponde, i venti sinottici subiscono spesso forti variazioni di intensità e direzione, determinando spesso locali rinforzi o mollane. Senza soffermarsi sulle specificità dei diversi luoghi, ecco il comportamento medio del vento sulla superficie del lago in presenza di correnti in quota provenienti dalle diverse direzioni della rosa dei venti.

    TRAMONTANA

    il vento da nord è il più temuto sul lago per la sua intensità, tanto da essere chiamato localmente Ventone o Vento.

    Si presenta generalmente in condizioni di cielo sereno e particolarmente terso. Quando correnti in quota da nord impattano l'arco alpino, risalgono il crinale delle montagne raffreddandosi e quindi formando nubi, con conseguenti precipitazioni in Svizzera, Francia ed Austria.

    Valicato l'arco alpino, le correnti sono ormai prive di umidità e ridiscendono il versante meridionale delle Alpi senza che si formino, se non occasionalmente, nubi. E' facile riconoscere questa situazione dalle immagini satellitari, in quanto tutto l'arco alpino è circondato, da nord, da una banda nuvolosa che si interrompe bruscamente sul versante meridionale.

    Il fenomeno è talmente caratteristico da avere il nome proprio di Staü (dal tedesco "sbarramento"). Ai primi aliti di vento a sud delle Alpi il cielo, se prima nuvoloso, si rasserena velocemente a partire da nord e diventa particolarmente terso.

    Le prime raffiche di vento si fanno sentire repentinamente e spesso hanno una forte componente verticale, il che rende ancora più imprevedibile il loro arrivo.

    Il Ventone può raggiungere anche i 30-35 nodi e, nelle raffiche più forti non è inusuale vedere l'acqua che nebulizza. Oltre ad essere particolarmente asciutto, il Ventone è spesso caldo, soprattutto nel periodo tardo invernale o primaverile. Man mano che il vento si distende, si alza anche una notevole onda, principalmente nelle zone meridionali del lago.

    La durata del Ventone può essere anche di diversi giorni, a seconda dell'intensità delle correnti in quota, presentandosi più intenso nel periodo invernale e primaverile.

    L'arrivo ed anche l'intensità del Ventone possono essere previsti guardando il dislivello barico delle stazioni meteorologiche di Zurigo e di Milano: se a Zurigo la pressione è almeno 8 hPa maggiore di quella di Milano Linate, è molto probabile l'arrivo di Ventone. Se la differenza di pressione raggiunge i 12 hPa, il Ventone si presenterà particolarmente intenso.

    GRECALE

    il Grecale può manifestarsi sotto forme diverse, a seconda del fatto che si incanali da nord verso sud o da sud verso nord.

    Nel primo caso il Grecale si presenta sul lago con una fenomenologia abbastanza simile a quella del Ventone. Questa volta, tuttavia, l'aria rimane abbastanza umida e non è inusuale che si formino nubi che coprono il cielo. Considerata la particolare direzione, si determinano abbastanza facilmente ampie zone di lago con vento poco o nullo.

    Quando il vento da nord-est è più forte sulla val Padana che sulle Prealpi, è molto probabile che il Grecale cambi localmente direzione, incanalandosi da Lecco verso Colico. In questa situazione si determina un rinforzo, anche notevole, della Breva.

    Molto spesso in basso lago abbiamo una coltre di nubi basse che ricoprono uniformemente il cielo e dalle quali cade, a volte, una precipitazione molto debole. Risalendo verso nord, tuttavia, le nubi si diradano, sino ad avere in alto lago condizioni di cielo sereno o tutt'al più poco nuvoloso.

    LEVANTE

    il Levante contribuisce generalmente ad un rinforzo della Breva, in particolare in corrispondenza degli sbocchi vallivi da est.

    SCIROCCO

    il vento da sud-est è molto probabile che si incanali lungo il lago da sud verso nord, risalendo il ramo di Lecco e portandosi sino a Sorico-Colico.

    Molto spesso lo Scirocco è accompagnato da nubi basse, che inibiscono la formazione della Breva.

    In questa condizione possiamo osservare un vento da sud (ma non si tratta di Breva, non avendo origini termiche) di 10-15 nodi.

    Quando, invece, lo Scirocco non trasporta nubi, la Breva si trasforma in Brevone, con intensità sino a 20-25 nodi.

    OSTRO

    l'Ostro si presenta sul lago con una fenomenologia analoga a quella dello Scirocco.

    LIBECCIO

    quando il Libeccio non è legato alle perturbazioni, e quindi non è associato a nubi, determina facilmente condizioni di Breva forte, con raffiche che scendono dagli sbocchi vallivi che circondano il lago e si aprono a ventaglio sulla superficie dell'acqua.

    Quando, invece, il Libeccio è associato ad una perturbazione in transito sul nord Italia, il vento sul lago è spesso del tutto assente.

    PONENTE

    quando soffia in condizioni di bel tempo, il Ponente determina condizioni del vento analoghe a quelle della Tramontana.

    MAESTRALE

    il vento da nord-ovest, come la Tramontana e il Ponente, determina condizione di Ventone sul lago di Como.

    Una differenza apprezzabile tuttavia, sta nel fatto che nella parte più alta del lago (da Domaso in su), si possono presentare bolle con vento poco o nullo.